e sul tema dell'inaugurazione dell'anno giudiziario mi permetto di riprendere come titolo del post quello dell'articolo scritto da Carlo Federico Grosso che sintetizza la situazione:
- "Emergenza nazionale" di Carlo Federico Grosso (... Ha ragione il Primo Presidente a denunciare l’intollerabilità di una situazione che, nella gerarchia mondiale in materia di giustizia, vede l’Italia solo al centocinquantesimo posto, al pari del Gabon, della Guinea e dell’Angola. Ma occorre ricordare che, se ciò è capitato, è soprattutto colpa di chi, al governo e in Parlamento, a tutto ha pensato tranne che a rendere efficiente la macchina giudiziaria dotandola, per legge, dei mezzi e degli strumenti necessari. ...)
- "Quelle critiche non gridate" di Giovanni Bianconi (... Toppe peggiori dei buchi, insomma: «Non si può andare avanti a piccoli passi e cambiando strada continuamente. Serve un disegno organico e di ampio respiro, da attuare con coerenza e senza approssimazioni, tenendo sotto stretta osservazione la fase attuativa». ...)
- Relazione integrale del procuratore generale della Corte di cassazione, Vitaliano Esposito, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. (... L’originaria concezione di una quasi “sacralità della giustizia” è stata da tempo abbandonata. E si è fatta strada una visione funzionale dell’azienda-giustizia, ricercando qual è la sua produttività, quali sono i suoi benefici e i suoi costi. Ma a questa visione sfugge il rispetto dovuto alla dignità dell’uomo. È questo il presupposto di tutti gli altri diritti fondamentali. ...)
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