Dopo il commento del cardinal Martini sul Corriere della Sera del 6 settembre (La medicina e le mani di Dio), ho deciso di leggere il libro di Ignazio Marino.
Ci sono le considerazioni tecnico-politiche su come (provare a) fare dell'Italia un paese "normale" in cui il servizio sanitario possa essere efficace ed anche efficiente. Ci sono i temi di attualità, come la gestione della "fine vita" (con i casi Englaro e Welby), la ricerca eticamente sensibile (per esempio quella che usa le cellule staminali), il rapporto tra business e sistema sanitario. Ma è l'umanità del rapporto tra medico e malato che rappresenta il fil rouge di tutto il libro.
«Non sarà la scienza a salvarci e non sarà la malattia a distruggere l'uomo, saranno l'umanità e la solidarietà a condurre alla salute dell'anima.»
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